Veduta del secolo XVII della zona del Borgo di San Pietro e dell’area oggi occupata dalla Residenza Protetta “Opere Pie Donini”. Al centro dell’immagine, in evidenza, la Porta, o Torre dei Ghezzi attraverso la quale oggi si accede all’area della Residenza Protetta
La Fondazione
Le Opere Pie Donini sono sorte per disposizione testamentaria della nobildonna perugina Laura Donini Montesperelli, deceduta il 5 aprile 1854. Con tale testamento il cospicuo patrimonio della contessa Donini (valutato in lire 245.759 di fondi rustici, lire 20.396 di scorte agricole, lire 66.647 di titoli pubblici e lire 19.743 di crediti ipotecari) veniva destinato ad una duplice funzione: – assistenza a giovani orfane in stato di bisogno – creazione di uno stabilimento di ricovero per le “povere donne croniche della città e più specialmente di condizione civile”, che sarebbe diventato l’attuale Residenza sita in Viale Roma, 56.
Il primo fine è caduto in disuso per l’evoluzione sociale. Il secondo fine prosegue con gli aggiornamenti resi necessari dalle nuove sensibilità e dalle accresciute esigenze e costituisce anche l’obiettivo futuro: l’assistenza di persone anziane in stato di bisogno. Per molti anni l’Istituto Donini ha rappresentato per la città di Perugia un’importante risorsa volta a colmare, almeno in parte, la persistente carenza di strutture pubbliche nel settore. Da oltre un secolo e mezzo quindi la città ha potuto avvalersi della meritoria attività dell’Istituto, che per questo ha sempre riscosso unanime apprezzamento. Inoltre l’Istituto, da parte sua, ha dato prova da un lato di sapersi adeguare alla costante evoluzione della normativa che disciplina la delicata materia e, dall’altro, di voler aggiornare e ristrutturare la propria sede e di ciò sono testimonianza gli imponenti lavori completati nell’anno 2009.